venerdì 12 maggio 2017

POLITICHE SOCIALI E PER LA FAMIGLIA

Politiche sociali e per la famiglia


Dobbiamo dedicare attenzione alla famiglia con interventi e prestazioni di qualità, a fianco di minori e giovani, disabili e anziani. Supportare le famiglie nel mondo del lavoro significa fornire servizi sociali efficienti in grado di supportare le donne che una volta trascorso il meraviglioso momento della maternità desiderano o devono rientrare al lavoro.
Il Micronido ed il Servizio Pollicino, servizi istituti negli anni del nostro mandato, saranno incentivati ed implementati. Le fasce di età oggi scoperte risultano essere quelle più delicate. Bisognerà quindi creare servizi ad esse dedicati. L’avvio del nuovo ricreatorio al Villaggio del Pescatore potrebbe diventare un punto importante di aggregazione, dove sperimentare un’esperienza di Oratorio diffuso, che preveda attività come la formazione per adolescenti e giovani con la volontà d’impegnarsi come animatori, confrontandosi tra di loro ma anche con professionisti che possano magari far decollare le loro idee. Esperienze di questo tipo hanno dato importanti frutti quali l’aumento di capacità imprenditoriale dei giovani che, unita agli incentivi economici, vuole essere una risposta concreta alla crisi lavorativa ripartendo da una dimensione comunitaria di presa in carico degli stessi. Vorremmo individuare una struttura da trasformare in ricreatorio o in punto d’incontro per i ragazzi, dove possano incontrarsi, organizzare laboratori, giochi e fare musica, creando una sala prove e un punto di incontro per le realtà Scout del territorio, dove possano anche condividere attività comuni. Le persone non più giovani hanno un ruolo determinante all’interno della famiglia e della società.
I nonni sono preziosi: vogliamo valorizzare il loro ruolo dando spazi dove incontrarsi organizzando qualche festa, giornate studio e magari un’area computer per coloro che hanno bisogno di essere supportati in alcune pratiche oggi espletabili soltanto online. Il reperimento delle risorse per avviare una struttura per le persone affette da malattie dementigene e Alzheimer ci aveva permesso di avviare i lavori per trasformare la caserma di Polizia di Malchina in Centro Diurno Alzheimer. Oggi lo si vuole trasformare sostenendo che l’utilizzo iniziale non era consono: sarà nostra cura capire le reali esigenze del territorio rendendo fruibile la struttura. Per quanto riguarda la nostra Casa di Riposo F.lli Stuparich, che tra il 2002 e il 2007 era stata ristrutturata internamente e rimodernata, necessita nuovamente di importanti lavori di ristrutturazione. La struttura stessa è molto cambiata, poiché gli ospiti sono passati da autosufficienti a quasi tutti non autosufficienti con notevole aumento dei costi di mantenimento.
Ecco perché alla fine del 2011 avevamo iniziato a valutare la possibilità di trovare un supporto esterno per gestirla; supporto sul quale il Comune dovrà esercitare il controllo dei servizi affinché si mantenga e migliori la qualità. Conosciamo bene i temi legati alla disabilità, e alla luce di quanto fatto nel passato bisogna non solo proseguire ma migliorare. Un aspetto ci sta particolarmente a cuore: il DOPODINOI. Dobbiamo dare la possibilità a ragazzi giovani del nostro Comune di intraprendere una vita autonoma, perciò vorremmo subito aderire al percorso per la costituzione della Fondazione di partecipazione, avviato all’interno del PdZ (Piano di Zona), che si potrà occupare di intraprendere con le famiglie un percorso organizzato che possa dare tranquillità e serenità alle famiglie.




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