Politiche sociali e per la famiglia
Dobbiamo
dedicare attenzione alla famiglia con interventi e prestazioni di
qualità, a fianco di minori e giovani, disabili e anziani.
Supportare le famiglie nel mondo del lavoro significa fornire servizi
sociali efficienti in grado di supportare le donne che una volta
trascorso il meraviglioso momento della maternità desiderano o
devono rientrare al lavoro.
Il Micronido ed il Servizio Pollicino,
servizi istituti negli anni del nostro mandato, saranno incentivati
ed implementati. Le fasce di età oggi scoperte risultano essere
quelle più delicate. Bisognerà quindi creare servizi ad esse
dedicati. L’avvio del nuovo ricreatorio al Villaggio del Pescatore
potrebbe diventare un punto importante di aggregazione, dove
sperimentare un’esperienza di Oratorio diffuso, che preveda
attività come la formazione per adolescenti e giovani con la volontà
d’impegnarsi come animatori, confrontandosi tra di loro ma anche
con professionisti che possano magari far decollare le loro idee.
Esperienze di questo tipo hanno dato importanti frutti quali
l’aumento di capacità imprenditoriale dei giovani che, unita agli
incentivi economici, vuole essere una risposta concreta alla crisi
lavorativa ripartendo da una dimensione comunitaria di presa in
carico degli stessi. Vorremmo individuare una struttura da
trasformare in ricreatorio o in punto d’incontro per i ragazzi,
dove possano incontrarsi, organizzare laboratori, giochi e fare
musica, creando una sala prove e un punto di incontro per le realtà
Scout del territorio, dove possano anche condividere attività
comuni. Le persone non più giovani hanno un ruolo determinante
all’interno della famiglia e della società.
I nonni sono
preziosi: vogliamo valorizzare il loro ruolo dando spazi dove
incontrarsi organizzando qualche festa, giornate studio e magari
un’area computer per coloro che hanno bisogno di essere supportati
in alcune pratiche oggi espletabili soltanto online. Il reperimento
delle risorse per avviare una struttura per le persone affette da
malattie dementigene e Alzheimer ci aveva permesso di avviare i
lavori per trasformare la caserma di Polizia di Malchina in Centro
Diurno Alzheimer. Oggi lo si vuole trasformare sostenendo che
l’utilizzo iniziale non era consono: sarà nostra cura capire le
reali esigenze del territorio rendendo fruibile la struttura. Per
quanto riguarda la nostra Casa di Riposo F.lli Stuparich, che tra il
2002 e il 2007 era stata ristrutturata internamente e rimodernata,
necessita nuovamente di importanti lavori di ristrutturazione. La
struttura stessa è molto cambiata, poiché gli ospiti sono passati
da autosufficienti a quasi tutti non autosufficienti con notevole
aumento dei costi di mantenimento.
Ecco perché alla fine del 2011
avevamo iniziato a valutare la possibilità di trovare un supporto
esterno per gestirla; supporto sul quale il Comune dovrà esercitare
il controllo dei servizi affinché si mantenga e migliori la qualità.
Conosciamo bene i temi legati alla disabilità, e alla luce di quanto
fatto nel passato bisogna non solo proseguire ma migliorare. Un
aspetto ci sta particolarmente a cuore: il DOPODINOI. Dobbiamo dare
la possibilità a ragazzi giovani del nostro Comune di intraprendere
una vita autonoma, perciò vorremmo subito aderire al percorso per la
costituzione della Fondazione di partecipazione, avviato all’interno
del PdZ (Piano di Zona), che si potrà occupare di intraprendere con
le famiglie un percorso organizzato che possa dare tranquillità e
serenità alle famiglie.
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