DUINO AURISINA. Dare lavoro ai giovani che non ce l’hanno, indirizzandoli
verso un mestiere, quello dello scalpellino, i cui contenuti possono debordare
nel mondo dell’artigianato artistico e che, sull’altipiano carsico, vanta una
tradizione secolare. Questo l’obiettivo dell’iniziativa congiunta, denominata
“Stone Lab – Tecniche di lavorazione della pietra”, che vede protagonisti e
promotori il Comune di Duino Aurisina e l’Istituto regionale per
l’addestramento professionale, più noto come Ial Fvg, i cui dettagli sono stati
illustrati nella sala del consiglio comunale dal sindaco, Daniela Pallotta.
Il progetto è rivolto ai giovani di età compresa tra i
18 e i 30 anni «con lo scopo – ha spiegato Elisa Spadaro, referente
dello Ial Fvg, capofila del programma – di aumentare il potenziale
occupazionale, intercettando e motivando i giovani che negli ultimi 12 mesi non
hanno svolto un’attività lavorativa e non hanno conseguito un titolo di
studio». In sostanza, con “Stone Lab” si punta a offrire un’opportunità di
apprendimento professionale, con buone possibilità di un successivo sbocco
lavorativo, a coloro che stanno in quella zona grigia collocata fra la
disoccupazione e l’assenza di un titolo di studio qualificante.
Durante il percorso formativo, i giovani partecipanti
avranno modo di sviluppare e migliorare le loro potenzialità, impareranno a
gestire compiti in qualche caso particolarmente complessi, ad aumentare la
fiducia in loro stessi e a mirare l’impegno verso un progetto di vita attivo.
Ad accompagnarli nel corso di avvicinamento al
mestiere di scalpellino sarà Marta Vuch,
dell’associazione Mondo 2000, struttura nata nel maggio del 1999, con sede a
Duino Aurisina, composta da una sessantina di persone, fra soci e volontari,
parte dei quali sono giovani stranieri che studiano al Collegio del Mondo unito
dell’Adriatico e parte studenti delle scuole superiori dell’area di Trieste e
Monfalcone. In questa maniera i giovani del gruppo “Mondo 2000” potranno a loro
volta completare la formazione al volontariato, intesa come complemento
obbligatorio al loro curriculum, assistendo i futuri scalpellini. Questi ultimi
saranno anche affiancati dagli operatori del settore estrattivo e marmifero
attivi sul territorio comunale. In questa maniera, i frequentatori di “”Stone
Lab” potranno apprendere saperi e abilità specifiche del profilo professionale
dello scalpellino marmista, rinverdendo un patrimonio storicamente proprio del
Carso.
«L’attività estrattiva attuata nelle cave di Aurisina
è elemento trainante dell’economia locale e da sempre una delle più importanti
per la comunità dell’intero altipiano – hanno sottolineato t –
ed è per questo che l’amministrazione ha inteso impegnarsi, collaborando con lo
Ial del Friuli Venezia Giulia a supporto di queste attività». «Il progetto – ha
ricordato Annalisa D’Errico, consigliere
delegato per le Politiche sociali e della famiglia del Comune – rientra nel
programma denominato “Attivagiovani”, che persegue l’obiettivo dell’inclusione
sociale di quei giovani che, allo stato attuale, rischierebbero di essere
emarginati a causa delle scarse opportunità di crescita del mondo del lavoro».
L’individuazione e la segnalazione dell’utenza sarà
coordinata dall’Uti giuliana, in collaborazione con il Comune di DuinoAurisina. «Ora attendiamo l’esito dell’istruttoria e auspichiamo che il
progetto, che propone un’importante collegamento con le realtà del territorio
legate alla lavorazione della pietra, completi rapidamente il suo percorso – ha
ripreso Pallotta – ma fin d’ora posso esprimere grande soddisfazione per un
programma che si presenta innovativo ed efficace e che prevede il fondamentale
coinvolgimento di giovani. I frequentatori del corso avranno modo di conoscere
a fondo quest’attività e magari, appassionandosi, faranno sì che, con il
passaggio generazionale, possano continuare la storia, la cultura e le
tradizioni del Comune di Duino Aurisina».
Ugo Salvini da il Piccolo 01/02/2018
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